Le prime volte, Federico teneva stretta la mano di suo papà restando dietro le quinte. Mettere piede sul palco era roba impensabile: troppo complesso, troppi occhi addosso, troppe insicurezze; prima, era meglio non mettersi in gioco.
Prima però.Di anni ne sono passati dieci da quella mano stretta nel dietro le quinte e la spontaneità di Federico in questo scatto ci fa capire che forse, qualcosa è cambiato.
Federico è uno degli atleti dell’Associazione Codice Segreto ONLUS, associazione che fa parte del nostro grande Team Sardegna. Nasce nel 2010, a Cagliari: l’idea dei volontari che le diedero vita, tutti provenienti dal mondo dell’arte, era di proseguire con attività artistiche con persone con disabilità intellettive.
Negli anni però, emerge un’altra esigenza ovvero quella di lavorare sull’autonomia: e qua, entra in gioco anche lo sport.E voi direte: “ma che c’entra lo sport con l’autonomia?”.
Beh, l’avventura dentro Codice Segreto di Federico, una piccola risposta ce la da.”L’aspetto più determinante per lui” ci racconta Francesca Mulas, presidente di Codice, “è stato il far parte di un gruppo dove l’interazione è quasi involontaria ed è quindi impossibile non socializzare, non mettersi in gioco”.
Non si può essere squadra senza essere compagni, insomma. Così come non si può essere compagni se non si sceglie di mollare la presa, e tendere la mano al prossimo.
Ed è anche in questo modo che le insicurezze spariscono, per lasciar spazio a nuove competenze e autonomie. Dalla prima trasferta sportiva, che faceva un po’ paura anche perché era la prima esperienza lontano dalla famiglia, sono trascorse tante avventure lontano da casa, senza più timore ma con più consapevolezza sulle proprie capacità.
Un cambiamento importante per Federico, così come per la sua famiglia: l’autonomia infondo serve anche a questo, a diventare ancora più grandi, a conoscersi e riconoscersi come persone capaci, in grado non sempre di vincere, ma di tentare comunque con tutte le proprie forze, in pieno spirito Special Olympics
.E la mano di papà?
Per reggerla, non c’è più tempo. Per gli atleti di Codice Segreto, è ora di entrare in scena